Ovvero, la polemica ‘culturale’ francese al Rinascimento Italiano
E’ un vero peccato che la nostra presunta élite culturale abbia dimostrato così scarsa attenzione e sia caduta tanto miser(r)amente nel tranello vuoto e frigidamente estetico dei francesi. Un esperimento sociale costruito molto bene a tavolino, tecnicamente buono ma assente di contenuti anzi, ‘esclusivo’. E’ senza dubbio chiaro a tutti che discutere dell’apparenza (Morale/Costume) non ha portato ad altro che confortare e consolidare l’innocente ‘rivoluzione’ francese e l’orgia di preconcetti libertalisti che era stato previsto dovessero essere lanciati contro i detrattori ma.. qual’è il punto? Un attacco alla cultura rinascimentale italiana attraverso un gioco di apparenze, l’illusione di inclusività dove invece c’era solo ‘esclusività’ e la strumentalizzazione di minoranze per ridicolizzare il mito (avanguardia).
I Francesi dai tempi della Rivoluzione omonima e con la benedizione di Napoleone, hanno da sempre voluto primeggiare in tecnica e scienza spacciandole per certezze e cultura, vivendo con particolare frustrazione le incertezze dell’ignoto che sono proliferate dall’esperienza umanistica italiana. Di Leonardo hanno ‘preso’ tutto il possibile, anche polvere ed ossa ma due cose non sono riusciti a fare.. dargli la nazionalità francese e.. trafugare l’ultima cena. Da qui la critica: “Ma si, cosa vuoi che sia quella ridicola accozzaglia di figure attorno ad un tavolo, con quel blu e quella tecnica così ridicola! Se questo è il primato dell’Italia, se lo tengano.” Evidentemente i nuovi canoni estetici mettono in ridicolo il classicismo (etichettato come omofobo), esaltano i difetti di un’arte che ha perso colore e vivacità (attualità), aprono una nuova discussione in termini estetici (un nuovo genere, una nuova immagini)… senza contenuti! Permettetemi, cari cugini.. non ci sono le basi culturali per una rivoluzione a meno che, non vogliamo considerare si tratti solo della pubblicità di un colorante per capelli!! Allora si, si tratterebbe di una rivoluzione economica (di stile).. ci siamo.
E dell’esperimento sociale cosa diciamo.. Includere significa ‘entrare in contatto ed abbracciare’ qualcosa che viene dall’esterno, invece sono stati esclusi tutti i ‘generi’ e monopolizzata l’attenzione su un ‘pensiero unico’. Spieghiamo: Per introdurre nuove idee e significati, far accettare nuovi principi a volte si passa attraverso l’esclusione ovvero un contenitore di idee nuove che ‘escludono’ vecchie ideologie consumate (proprio nel senso che di ambito consumistico stiamo parlando).. ma allora, a chi era diretto questo messaggio? Quali categorie sentendosi escluse dovrebbero ‘includere’ un nuovo messaggio e costruire una nuova cultura? Al di là del genere è chiaro che si vogliono affermare nuovi principi nell’arte e nell’immagine, superare la vecchia concezione classica e trovare nuovi significati. Di nuovo, cari cugini.. per ora si intravede solo banalità e apparenza, provocazioni e ridicole pseudo-oscenità.. ed in questi termini non si può andare oltre l’immagine commerciale veicolata dai Media.
In ultima istanza, cosa più grave di tutti, strumentalizzare delle minoranze per ridicolizzare il mito è di così pessimo gusto che fa a pugni anche con la morale. Un progetto serio, avrebbe messo in evidenza qualità e prospettive in ordine di sfondo culturale, teatro, immagine sociale, arte, musica… ed invece, quella che a stento si potrebbe chiamare ‘estremizzazione’ (che in realtà è solo sarcasmo), ha reso tutto così superficiale e vuoto di contenuti che ha creato solo imbarazzo a tutti. Si voleva mettere in evidenza con dei tratti sgraziati il mito e la storia.. ma a quale prezzo? Perchè utilizzare l’immagine di una persona, per esaltarne i difetti fisici con il confronto (da qui il sarcasmo)? Escludere dei canoni (classici in questo caso) automaticamente ci fa essere inclusivi, anche senza contenuti e valori? E’ bene riflettere su tutto questo perché sull’altro fronte (puramente pubblicitario e commerciale di prodotti) si sta lavorando molto.. male, ma si sta lavorando! E noi (parlo di cultura), cosa facciamo oltre a discutere di apparenze?
Buona giornata a tutti.