Il rifugio dell’Abete

Di come le conifere conquistarono i loro aghi sempreverdi

(Autore: V.A.Polito)

Dovete sapere che anticamente Abeti, Pini e Larici avevano grandi foglie. Formavano grandi foreste di capanne a forma di Tepee e come tutti gli alberi, durante l’inverno perdevano il loro manto. Un giorno accade, che una giovane ragazza di nome Picchio Nero della tribù di Corvo Zoppo, fu chiesta in sposa da un giovane guerriero, Falco Coraggioso. Quando venne la notte Picchio Nero andò a parlare con suo padre e lo pregò di non darla in sposa. Purtroppo, nelle antiche tribù, una volta data la parola e fatta la promessa non ci si poteva più tirare indietro. Il padre di Picchio Nero disse che non si poteva fare più nulla per impedire il matrimonio. Se avesse negato il consenso, lui e tutta la famiglia sarebbero stati cacciati dal villaggio. Così, Picchio Nero in preda alla disperazione, quella notte stessa scappò dal villaggio e trovò rifugio nella foresta di abeti.

Il giorno dopo, Corvo Zoppo capo del villaggio, fu messo al corrente di quanto era accaduto ed ordinò al giovane guerriero di cercare la ragazza e riportarla al villaggio. Così cominciò una grande caccia. Ogni volta che il giovane guerriero si avvicinava al rifugio di Picchio Nero, la ragazza scappava lontano e si nascondeva sotto un altro albero. Andarono avanti così per tutta l’estate, finché Falco Coraggioso decise saggiamente di fermarsi. Di li a poco sarebbe arrivato l’inverno e gli alberi perdendo le loro foglie non avrebbero permesso a Picchio Nero di nascondersi ancora. A quel punto non avrebbe avuto più problemi a catturarla.

L’inverno arrivò. Le foglie stavano per cadere e la ragazza pregò il Grande Spirito di salvarla e darle un rifugio. Il Grande Spirito acconsentì e face in modo che l’abete ed i suoi fratelli non perdessero più le foglie, rimanendo da quel momento, per tutto l’anno sempreverdi.

Il giovane guerriero, Falco Coraggioso, si rese subito conto di quello che stava accadendo. Le foglie che avevano cominciato ad ingiallire, tornavano ad essere verdi. Non c’era dubbio, il Grande Spirito aveva compiuto un miracolo, un gesto che gli avrebbe impedito di raggiungere Picchio Nero. Decise così di rinunciare e tornare al villaggio. Avrebbe spiegato a tutti che il Grande Spirito aveva dimostrato un grande amore nei confronti di quella ragazza, più grande del desiderio che egli provava di farla sua sposa.

Allora accadde qualcosa di inaspettato, un grido risuonò in tutta la foresta. Era la richiesta di aiuto di Picchio Nero minacciata da un grande serpente. Falco Coraggioso per quanto si sforzasse non riusciva a capire da quale albero provenissero le grida. Cominciò a cercare disperatamente ma la foresta era troppo fitta, non riusciva ad orientarsi. Pregò allora il Grande Spirito di aiutarlo. Promise che avrebbe salvato Picchio Nero e non la avrebbe mai costretta a sposarsi contro la sua volontà. Il Grande Spirito acconsentì. Le foglie dell’abete e dei suoi fratelli diventarono sottili come aghi e Falco Coraggioso finalmente riuscì a vedere Picchio Nero.. corse in suo aiuto e mise in fuga il serpente.

Da quel giorno, per consacrare questo gesto d’amore profondo, tutti gli abeti ed i loro fratelli conservarono gli aghi sempreverdi.

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