Può raggiungere un’altezza variabile tra i 10 ed i 30 metri, con corteccia grigio-bruno segnata da solcature. Le foglie sono lisce e asimettriche all’attaccatura sul picciolo, lunghe 6-8 cm, dai bordi seghettati con nervature laterali su ciascun lato (vedi foto).
I fiori sono ermafroditi. Il frutto ovale e rotondeggiante, lungo fino a 2 cm (vedi foto). Il seme circondato da ali.
Preferisce i boschi umidi, decidui o di Quercus pubescens. In epoca preistorica le sue foglie ricche di proteine erano utilizzate come foraggio per il bestiame.
I romani piantavano Olmi campestri come sostegno per i vitigni, tradizione ancora presenti in alcuni paesi del bacino del Mediterraneo ed è anche l’albero dei sogni dedicato a Morfeo.
E’ l’albero presso cui Padre Pio amava spesso riposare e sotto cui ricevette le stimmate (8 Settembre 1910).
Virgilio racconta che un Olmo accoglieva i visitatori nell’atrio della grotta della Sibilla Cumana.
Questo antro (o grotta) scavato artificialmente dall’uomo, molto suggestivo nella forma (vedi foto) , racconta una leggenda che lascia riflettere sul desiderio degli uomini e l’astuzia degli Dei.
C’era una vergine che abitava una grotta nella città di Cuma ,che aveva ricevuto il dono della chiaroveggenza.
Il Dio Apollo se ne innamorò perdutamente e per conquistarla gli promise di esaudire un suo desiderio.
Lei chiese di vivere tanti anni quanti erano i granelli di sabbia che stringeva nel suo pugno ma trascurò di chiedere anche l’eterna giovinezza. Fu così che invecchio sempre di più, fino a scomparire, finchè di lei non rimase che la voce.
Ho scelto di presentarvi l’Olmo per un motivo particolare. In questo periodo è stata appena celebrata l’Epifania, ovvero la ‘manifestazione del divino femminile’ (trad. dal Greco ‘epifàneia’). Anche nelle antiche leggende delle popolazioni scandinave (l’Olmo) acquisisce un accezione femminile, si racconta che l’uomo nasce dall’unione di un Olmo (femminile) ed un Frassino (maschile). Le giornate cominciano lentamente ad allungarsi e sebbene siamo ancora in pieno inverno, questo cambiamento astronomico porterà ad rinascita della natura. Il sogno diventa la visione di un futuro di prossimo cambiamento, in cui lentamente i colori e le forme prendono forza per la Primavera. La terra è fredda, la nebbia ed il cielo dalle note di grigio sono come una coperta che avvolge Madre natura e la fa sognare.
In questo periodo di mattina presto o sera si vedono tanti animali nei boschi. Si può vedere molto lontano attraverso gli alberi ed i cespugli spogli. Cogliamo questo momento per osservare il bosco da altri punti di vista e lasciarci affascinare dalla profondità che raggiunge lo sguardo.