Prendendo iniziativa da un post de “La Tenda dello Sciamano” propongo la mia lettura del bassorilievo La Venere di Laussel, di circa 28000 anni fa. Si tratta di pura speculazione intellettuale sulla base delle conoscenze simboliche e protostoriche che ho approfondito nel corso degli anni.
Il corno è un chiaro riferimento alla Luna, sia per forma che per associazione alla figura femminile. Questa donna pare versarsi acqua sul corpo, contemporaneamente porta una mano sul ventre, in cui ha un oggetto ovale (Erbe? Pietra? difficile dirlo). Sembrerebbe la rappresentazione di un bagno lustrale. I fianchi sono particolarmente accentuati e le gambe in posizione ‘da seduta’. Appare quindi, come una donna seduta su una roccia con le gambe piegate ed i piedi puntati. Un rito di purificazione.. quindi una lavanda dal colore rosso precedentemente ‘indossato’. Questo spiegherebbe anche i fianchi così larghi. Una donna che ha partorito o in procinto di partorire.
L’incisione era su una parete all’interno di grotta e in altre grotte nella stessa gola sono state trovate altre Veneri simili a questa.
Si può arrivare anche a supporre che fossero luoghi riservati alle donne e andrebbe effettuato uno studio archeo-astronomico sulla posizione che occupano.