Il sentiero è il primo elemento che cerchiamo quando entriamo in un ambiente naturale o studiamo un percorso per fare una passeggiata . E’ la traccia del passaggio che hanno lasciato altri uomini prima di noi,
una via sicura che ci condurrà verso la nostra avventura e a conclusione del nostro viaggio, ci accompagnerà verso casa. Ci sono sentieri che conosciamo, abbiamo frequentato e fanno parte della nostra memoria; altri sono completamente nuovi, sappiamo soltanto dove conducono e sono pura esperienza.
Attraversare il bosco senza lasciare i sentieri significa rispettare l’ambiente naturale e gli spazi di animali e piante. L’uomo è parte del bosco e della natura ma deve permettere a tutte le creature viventi di poter vivere serenamente. Ricordo sempre le parole di uno dei maestri che ho incontrato grazie alla montagna: “Bastano 300 passi per segnare un sentiero”. Voleva dire che tutto quello che vive sul terreno quando incontra i passi dell’uomo smette di crescere, rimane solo terra. Dunque è importante preservare quello che abbiamo e non occupare nuovi spazi, abbiamo già abbastanza terra sotto i nostri piedi.
In passato quelle che oggi chiamiamo ‘Riserve Naturali’ erano i Boschi Sacri in cui veniva proibito l’accesso a chiunque, tranne ai sacerdoti durante alcuni giorni dedicati al culto ed alle celebrazioni. Alberi secolari, piante medicinali ed animali trovavano rifugio nei luoghi in cui l’uomo aveva lasciato loro una casa ed un ristoro. Reinhold Messner, uno dei migliori alpinisti al mondo, ha proposto qualche tempo fa di rendere alcune zone delle Alpi ‘Wilderness’ escludendo la presenza dell’uomo. Ha anche proposto di ridurre il traffico sui valichi alpini chiudendoli in alcune giornate. Per molti queste proposte sono sembrate restrizioni sulla libertà ed un freno al progresso.. pensiamoci bene è veramente così? Oppure siamo arrivati ad un punto in cui è necessario intervenire con fermezza prima che sia troppo tardi?
Abbiamo tanti sentieri da percorrere che non ci basterebbe una vita per attraversarli tutti. Cominciamo da quelli che abbiamo vicino a casa nostra e con cui possiamo instaurare un rapporto di scambio di amore ed energia. Spesso porto con me un guanto ed una busta di plastica biodegradabile e libero i sentieri vicino casa mia. Rendo a loro quella felicità che mi regalano ogni volta che ho bisogno di sentimi vivo. Questa è la filosofia naturale.. rendere l’uomo parte viva del pianeta attraverso uno scambio che non sia solo lo studio di ‘causa-effetto’ ma la costruzione di una filosofia di vita che metta al centro lo scambio, il rispetto e la partecipazione nella creazione della vita.