Come accennato nell’articolo precedente, erroneamente si crede che Yggdrasil, l’albero al centro dei nove mondi secondo la mitologia norrena, sia un frassino. In realtà questo albero pur essendo simbolicamente molto importante è stato associato ad un mito che non gli appartiene, assumendo un significato che poco si addice alle sue caratteristiche.

Il frassino ama gli ambienti umidi e calcarei, dunque acqua e calcio sono alla base del suo sostentamento.
Le sue radici non sono profonde e si spandono fitte e sottili per diversi metri poco al di sotto della superficie del terreno.
Per questi motivi è legato al respiro ed al tatto; in più, se si trova vicino ad un torrente o una fonte, riesce a creare una vera e propria magia amplificata dal suono dell’acqua.

Gli ambienti dove vive sono particolarmente suggestivi, soprattutto in autunno quando l’umidità che sale dal terreno disegna morbide e leggere nebbie che ricordano splendidi quadri ottocenteschi.

Personalmente ritengo che il frassino crei un ambiente particolarmente indicato per la meditazione.

Acqua

Non essendoci un vero e proprio silenzio, l’attenzione viene catturata dal rilassante movimento dell’acqua, ogni respiro è ricco di umidità e profumi leggeri e sempre l’umidità regala una sensazione di ‘carezza’ sulla pelle.

Quindi soprattutto il contatto diventa qualcosa di morbido ed etereo; si percepisce un collegamento elettrico più sensibile con le piante, il terreno e l’acqua. Sostare a piedi nudi sulle radici di un frassino è una esperienza tutta da raccontare..