Il Signore è ancora vivo dentro di me.
Egli costruisce un castello e da questo porterà il suo attacco alle forze che mi tengono d’assedio.
Un istante prima di cadere, aprirà la mia strada.
Senza pietà metterò fine alle misere, mediocri velleità dei miei nemici.
Toglierà la spada dalla mia bocca e riempirà di luce ogni luogo.
Lascerò una sola invocazione.
La morte per voi non sopraggiungerà mai.
Qui rimarrete per sempre a lottare.
Avidi e feroci vi divorerete fino alle ossa, anelando una fine che mai ci sarà.
Vostra è la terra ma non il destino.
Continuerete per sempre a temere i vostri compagni, diffidenti verso amore, amicizia, perdono.
Ora prendetevi questa terra, io sono il vostro destino.
Una breve, dura presa di posizione per difendere quanti sono costretti nonostante la buona volontà e le oneste intenzioni a piegare la testa difronte alla mediocrità di questi tempi.
Una sinossi cristiana, in occidente, colpisce in modo più efficace. Se parlassi della guerra degli alberi.. pochi capirebbero.
Io sono con voi.
‘Il Viaggio, l’Eremita. Come abbandonai la terra promessa per sedermi sotto un salice’ di V.A. Polito.
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