Le lunghezze d’onda corte, percepite come colore blu, sono la fonte di sincronizzazione migliore per il sistema circadiano, che mantiene in buono stato la maggior parte dei ritmi biologici e psicologici.

Il ritmo circadiano è fondamentale per corretto funzionamento dell’organismo e se disturbato o interrotto nel ciclo base: sonno-veglia (ad esempio i turni di notte), spesso porta a malattie psichiatriche e neurodegenerative.  L’effetto benefico della sincronizzazione circadiana, sulla qualità del sonno, sull’umore e sulle prestazioni cognitive dipende non solo dalla composizione dello spettro della luce, ma anche dai tempi di esposizione e dalla sua intensità.

L’esposizione alla luce blu durante il giorno è importante per riequilibrare la produzione di melatonina, l’ormone prodotto dalla ghiandola pineale, cruciale per il corretto funzionamento del ritmo circadiano e più in generale dell’organismo.

Sebbene l’esposizione al blu sia importante per  il benessere, la vigilanza e le prestazioni cognitive durante il giorno, l’esposizione cronica alla luce blu a bassa intensità prima di coricarsi può avere gravi implicazioni sulla qualità del sonno e la sua durata.  Ciò aumenta inevitabilmente la necessità di soluzioni per migliorare la qualità della vita nella società moderna di oggi, in cui l’esposizione ai dispositivi che emettono luce blu è in costante aumento.

Dunque è vivamente sconsigliato l’uso di dispositivi elettronici a letto o prima di andare a dormire, soprattutto quando questa esposizione diventa di lunga durata.

È invece consigliata l’esposizione ai raggi solari durante il giorno perché hanno uno spettro di luce molto ampio che percepito dall’occhio attraverso i coni, inibisce la produzione di melatonina, necessaria durante la notte.

FONTE: https://doi.org/10.1002/jbio.201900102