Liberamente tratto da: Effetto Foresta. L’Approccio Scientifico alla Natura www.teffit.it
È stato pubblicato nei giorni scorsi un importante articolo scientifico della dott.ssa Piras (responsabile CTS della TeFFIt) e del prof. Barbiero (membro del CTS della TeFFIt) sulla rivista medico-scientifica dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Arezzo.
Nell’articolo vengono introdotti due concetti fondamentali: l’esposoma e la complessità sia delle foreste sia dell’organismo umano.
Infatti, è limitante cercare nelle foreste singoli elementi benefici e favorire solo quelli, nella solita ottica riduzionista “una esposizione-un risultato”.
Non sono i singoli 𝗳𝗶𝘁𝗼𝗻𝗰𝗶𝗱𝗶, i bei sentieri o il canto degli uccellini a farci stare bene, ma l’intera complessità della foresta, il suo intero “esposoma”, complesso e dinamico, che nel suo insieme agisce beneficamente sull’intero organismo umano, a sua volta visto come un sistema complesso e non come una macchina fatta di tanti pezzi da dover “aggiustare” singolarmente.
L’ “esposoma” della 𝗳𝗼𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 è composto da un’infinità di biomolecole, da spore, pollini, microbi, tutti per gran parte impercepibili ai sensi; eppure, estremamente efficaci su ogni organo e funzione del corpo umano.
L’organismo umano che si immerge in una foresta ne viene 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗶𝘁𝗼 perché ritrova l’“esposoma” nel quale si è 𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 per decine di migliaia di anni, dal quale è stato letteralmente plasmato, e ciascuna parte di sé risponde alla ricchezza armoniosa di 𝗯𝗶𝗼𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ che la compone.
Ogni parte del corpo risponde attivamente a qualche componente della foresta e se ne lascia curare.
Si tratta di due concetti per certi versi 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶 perché il “riduzionismo” è diventato ormai parte della nostra vita, ci siamo abituati a prendere un farmaco per ogni sintomo, a pensare al nostro corpo come un automa guidato dalla mente.
In questo articolo viene quindi suggerito che le 𝗜𝗺𝗺𝗲𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗶𝗻 𝗳𝗼𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲 davvero naturali, dove la 𝗯𝗶𝗼𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀ si è evoluta spontaneamente, senza interferenze e disturbi, rappresenti una “terapia semplice” proprio per le malattie croniche e complesse.
Le foreste, con la loro vita esuberante e potente, riescono a rimodulare, a risincronizzare ogni nostra funzione, aiutandoci a eliminare ciò che è dannoso e fornendoci ciò che ci manca.
La cosa forse più stupefacente e meravigliosa è che è soprattutto il corpo a rispondere all’ “esposoma” delle foreste. Visto che non serve nessun impegno particolare, né fisico né mentale, le Immersioni in Foresta risultano utili anche, se non soprattutto, per le persone malate o disabili.