Nelle ‘immersioni in foresta’ ci sono due aspetti principali, come accennato nello scorso articolo, che vanno presi in considerazione. Il primo è ristabilire un contatto autentico con la natura, conoscere e riconoscere l’ambiente che ci circonda per favorire una reciprocità.

L’uomo tende ad avere generalmente una visione antropocentrica e pretende di ricevere aiuto senza alcun contributo. Vuole dominare sugli elementi e ricevere tutte le energie di cui ha bisogno senza necessità di prestare attenzione a nient’altro che se stesso. Al contrario, in natura animali e piante vivono in simbiosi scambiandosi elementi per la sopravvivenza.

L’uomo cosa dovrebbe fare per aiutare la natura e cominciare un rapporto di reciproco aiuto?

La prima cosa da fare è rallentare il proprio ritmo ed osservare. Rispettare la natura significa fare il meno rumore possibile, evitare di danneggiare fiori e piante, non cogliere frutti selvatici e funghi, non dare da mangiare agli animali selvatici, portare a casa i rifiuti e differenziare.. e se andiamo nel bosco con i nostri amici a quattro zampe raccogliere le deizioni.

Cose molto semplici che ci faranno stare bene e sentirci parte attiva del bosco, un buon inizio.

Filosofia di vita

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è relativo alla costruzione di una filosofia (di vita) naturale. Nelle nostre città siamo ai vertici della catena alimentare, le regole sono fatte per gli uomini e tutto va ad una velocità impressionante. Nel bosco le cose vanno diversamente. Bisogna prestare attenzione alla asperità del terreno, tenere a distanza eventuali animali che si avvistano e rallentare; una semplice slogatura per aver messo male un piede può diventare un problema non indifferente.

Dunque occorre cambiare paradigma e (come accennato) contemporaneamente imparare a conoscere l’ambiente che ci circonda. I nostri antenati raccontavano miti e leggende per trasmettere conoscenza.. le donne tramandavano l’uso di erbe e fiori, gli uomini le abitudini degli animali; una delle cose che insegnavano gli sciamani era di non consumare più del necessario e permettere a tutto il bosco di sopravvivere (di conseguenza evitare anche di ammalarsi).

Le energie non vanno dunque in una sola direzione ma sono frutto di uno scambio, di un reciproco atto di amore e protezione.

Cominciate da qui…

Scegliete un bosco vicino a voi e fate un patto con lui di reciproco rispetto e amore. Ovunque andrete lui sarà con voi e sarà come un biglietto da visita quando entrerete in altri boschi. Fate di quel luogo casa vostra e quando imparerete tecniche ed esercizi da praticare nei vostri ‘personal sit spot’ di Forest Bathing, non vorrete più lasciare Śambhala.