Il sottobosco è lo strato protettivo e rigenerante del bosco, la zona di transizione tra cielo e terra. E’ di grande importanza perchè in sua assenza il suolo viene eroso, l’acqua non viene trattenuta, le sostanze si decompongono molto più difficilmente e la biodiversità nell’ambiente cala notevolmente.

Erbe spontanee, muschi, licheni e piccoli arbusti sono elementi necessari alla sopravvivenza di flora e fauna. Necessitano di particolari condizioni di temperatura, luce ed umidità per potersi sviluppare e contribuire attivamente alla buona salute di tutto l’ambiente che lo circonda. E’ una esplosione di profuumi e colori durante la primavera ma è altrettanto interessante scoprire come cambia in autunno e durante i mesi più freddi.

Prendiamo ad esempio la rosa canina (falso frutto autunnale). Costituisce fonte di vitamine e di grande aiuto nel corretto metabolismo dei grassi sia per gli animali che per gli uomini. Rimane ben visibile, con il suo colore rosso-arancio in contrasto con il paesaggio e costituisce fonte di sopravvivenza per molte specie di uccelli (e non solo). E’ un forte indicatore dell’attività che si sviluppa nel sottosuolo e di come, contrariamente a quello che si crede, il ciclo vitale non rallenti ma semplicemente ‘cambi di stato’.

In Forest Therapy e nei Bagni di Foresta il sottobosco è quello che chiamo ‘punto di ancoraggio’, alla base della piramide di contatto con la foresta. Se per il bosco rappresenta, come accennato, il contatto fra cielo e terra, per l’uomo è il punto di contatto tra dentro e fuori. Gli studi scientifici sul microbiota e gli elementi presenti nel sottobosco sorprendono per i risultati che portano sul corpo ed in particolare su alcuni organi. Molte di queste considerazioni le faccio in preparazione delle ‘uscite’ di Forest Therapy e aiutano a capire con maggiore consapevolezza che tipo di scambio si sta praticando eseguendo alcuni esercizi nei ‘sit spot’.

Il mio invito è quindi quello di non abbracciare solo gli alberi ma cercare un contatto a 360 gradi con tutto l’ecosistema (abbracciare la terra).

Vi invito ad uscire e guardare con gli occhi del cuore quello che vi circonda.. dalla piccola piantina che spunta dall’asfalto al grande albero che avvolge cielo e terra.