Le specie più diffuse in Italia sono il Fraxinus excelsior ed il Fraxinus ornus.
Il Fraxinus excelsior o Frassino maggiore è un albero che può diventare piuttosto imponente arrivando a misurare in altezza fino a 40 metri. La corteccia è liscia da giovane e successivamente diventa nerastra con fessure verticali. Foglie pennate con 9-13 foglioline ovato-lanceolate seghettate sui bordi. Il frutto è una noce alata. Lo si trova spesso in boschi lungo gli argini dei fiumi e boschi misti erbosi.
Il Fraxinus ornus o Orniello raggiunge altezze meno considerevoli del cugino, arrivando ai 10 metri di altezza. La sua corteccia è liscia. Foglie formate da 9-10 foglioline seghettate con la pagina inferiore verde chiaro o biancastra. I suoi fiori sono bianchi, organizzati in infiorescenze piramidali. Lo si trova prevalentemente in boschi di Quercus pubescens (Quercia pubescente).
In erboristeria infusi e decotti vengono preparati con il Fraxinus ornus, macerando foglie, frutti e corteccia. La linfa del Fraxinus ornus chiamata comunemente ‘manna’ viene estratta ed utilizzata in erboristeria per le sue proprietà lassative, emollienti e sedative.
Contrariamente a quello che si racconta o alle notizie che si trovano in rete, Yggdrasil, l’albero sacro per i Celti che sorregge il cielo NON è un frassino. Dalle ricerche e dallo studio dei testi della mitologi nordica si tratterebbe invece di una Abete.
In ogni caso il Frassino insieme al biancospino era considerato uno dei protettori delle fonti d’acqua. I baccelli dei suoi semi ricordano la forma di una chiave ed è questo uno dei motivi per il quale è stato considerato dalle popolazioni celtiche ‘il custode della sapienza’. Nella mitologia norvegese (Edda) l’uomo fu creato da un Frassino e la donna da un Olmo.
Secondo Esiodo, mitologo greco, il primo uomo nacque tra le radici di un frassino. Quando nasceva un bambino era tradizione dargli da bere la linfa di frassino (che contiene fino al 70-90% di mannitolo) e bruciare dei rami verdi nella stanza in cui dormiva. Il centauro Chirone (di cui abbiamo parlato negli scorsi articoli) costruì una lancia di legno di frassino utilizzata da Achille nella sua celebre vittoria.
È d’uso ancora in alcune parti della nostra Italia innalzare i ‘pali di Maggio’; lunghi tronchi di frassino decorati con nastri di colori diversi che uomini e donne, danzando in modo circolare, intrecciano in bellissimi disegni. Il significato di questa tradizione è legato ai riti di fertilità della terra ed i riti propiziatori pastorali.
In uno dei prossimi articoli scopriremo quale delle sue caratteristiche nelle ‘immersioni in foresta’ è legata ai cinque sensi. Riuscite ad immaginare quale? Provate a scoprirlo e poi ne parliamo.